Indipendentemente dalla situazione economica, può capitare a chiunque di aver bisogno di un prestito o un finanziamento. Sfortunatamente, è molto difficile vedersi erogare un prestito avendo come garanzia esclusivamente l’assegno sociale, in quanto viene considerano un importo troppo basso per poter sopportare il rimborso delle rate periodiche. Esiste comunque una possibilità oltre all'assegno sociale se si offrono ulteriori garanzie. Vediamo come.
Chi ha diritto all’assegno sociale?
L’assegno sociale è una prestazione economica di modesto importo spettante a quei cittadini con un reddito molto basso e difficoltà economiche.
Per richiedere l’assegno sociale, oltre a soddisfare I requisiti economici imposti dalla legge, bisogna avere innanzitutto la cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea/Comunità Europea. Se si è cittadini extra-UE, bisogno essere in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre, è richiesta la residenza effettiva e continuativa sul territorio italiano per almeno 10 anni.
L’assegno sociale si eroga su richiesta. La domanda può essere fatta online sul sito dell’INPS, attraverso il call center gratuito, o negli Istituti di Patronato.
La somma erogata, aggiornata al 2019, è pari a 458,00 euro per 13 mensilità, con un limite di 5.954 euro annui, e di 11.908,00 euro se si è coniugati. La presenza di altri redditi, come ad esempio pensione di invalidità o rendite varie, comporta a una riduzione dell’importo dell’assegno sociale.
Pensione sociale e prestito vitalizio ipotecario
Questo tipo di prestito è pensato per i proprietari di un immobile che hanno più di 60 anni, e permette di ottenere liquidità senza perdere la proprietà. Per accedervi bisogna fare un’ipoteca sulla casa, e la banca concederà un prestito pari a una certa percentuale del valore dell’immobile. La somma è pari al 15% del valore dell’immobile per chi ha tra i 60 e 90 anni, e tra il 50-55% per chi ha più di 90 anni.
L’ipoteca può avere conseguenze per gli eredi, in quanto il rimborso avviene entro 12 mesi dalla morte del soggetto finanziato e non attraverso un normale piano di ammortamento rateale. Gli eredi avranno la possibilità di versare la somma residua, o alternativamente potranno dare il permesso alla banca di vendere l’immobile. Nel caso in cui il valore della casa superi quella del prestito, la somma residua verrà redistribuita tra gli eredi.
Pensione sociale e cessione del quinto
Non è possibile richiedere un prestito con Cessione del Quinto se si è beneficiari di un assegno sociale, in quanto la normativa lo vieta. L’assegno sociale è pensato per offrire un minimo potere di acquisto al beneficiario, impossibile quindi da ridurre ulteriormente tramite cessione del quinto.
Resta aggiornato sugli ultimi articoli
Iscriviti alla nostra newsletter gratuita e ricevi una notifica quando pubblichiamo un nuovo articolo. Non ti preoccupare, puoi sempre cancellare l’iscrizione in qualunque momento seguendo il link a fine mail.
Hai delle domande sul prestito ipotecario vitalizio?
Scrivi nella sezione dei commenti e la community ti risponderà presto!